testo e regia Emma Dante
con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola
produzione Festival di Spoleto 60, Teatro Biondo
di Palermo Palermoin collaborazione con Atto Unico /Compagnia Sud Costa Occidentalecoordinamento
Emma Dante si ispira all’omonima, macabra fiaba contenuta nell’inestimabile testo di Giambattista Basile, "Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille, definito anche Pentamerone per la sua somiglianza con la struttura del Decameron di Boccaccio, si suddivide in cinque giornate, per un totale di cinquanta fiabe tratte da racconti popolari e narrate nel dialetto napoletano di inizio Seicento. "La scortecata", decima e ultima fiaba della prima giornata, è l’irreale racconto dell’inatteso interesse del Re di Roccaforte per un soave canto proveniente dal villaggio situato ai piedi del suo castello. Peccato per lui che la voce non appartenga a una giovane ragazza, ma a un’anziana donna, da sempre rintanata con la sorella in una piccola e diroccata casetta. Dopo mille suppliche, sempre attraverso una porta sbarrata, il Re ottiene il privilegio di poter vedere il mignolo della donna desiderata. È proprio lì, prima di impavide decisioni, bollenti incontri, scatti d’ira e tocchi fatati, che la messa in scena ha inizio, con i due interpreti maschili nelle vesti delle sorelle (come voleva la tradizione seicentesca), impegnati a rendere i propri mignoli così sottili da entrare nella serratura di una porta.
Emma Dante, nata a Palermo nel 1967, esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. Drammaturga e regista si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi , come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo Carnezzeria come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005, vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo Medea.